Non è vero che per ottenere buoni risultati scolastici sia sufficiente essere intelligenti o avere buona volontà. Soprattutto se si pensa che l’intelligenza sia soltanto la capacità di comprendere concetti e ricordare informazioni. In realtà, ci sono quattro elementi chiave che, se combinati, possono fare la differenza per il successo a scuola, specialmente per gli studenti delle scuole medie e dei primi anni delle superiori. Questi elementi sono così efficaci da sembrare magici: a parità di intelligenza, chi li applica riesce a moltiplicare i propri risultati con meno sforzo.
La motivazione è ciò che ci spinge a fare al meglio ciò che già sappiamo fare. Tuttavia, non è sufficiente voler fare qualcosa senza le capacità o la preparazione necessaria. Ad esempio, posso essere motivato a nuotare attraverso il lago di Garda, ma se non sono allenato e non ho una condizione fisica adeguata, difficilmente riuscirò a superare qualche bracciata.
Spesso si sente dire dagli insegnanti: “Il ragazzo non è motivato, deve impegnarsi di più!” Certamente è vero, ma bisogna ricordare che la motivazione non nasce dal nulla; essa è il frutto dell’esperienza. Nessuno è disposto a impegnarsi in qualcosa che non sa fare, o che pensa di non poter fare, soprattutto se ha già sperimentato il fallimento. Questa situazione può creare una spirale negativa: meno successi si ottengono, meno motivazione si ha per continuare ad apprendere.
Allora, la soluzione è promuovere tutti? No, perché la motivazione si alimenta con il successo, ma deve essere un successo guadagnato, non regalato. È essenziale che gli studenti facciano esperienze di successo, anche se piccole, per spezzare questa spirale negativa e ritrovare la voglia di imparare.
Avere un metodo significa seguire un processo chiaro: sapere cosa fare prima e cosa fare dopo per ottenere il risultato desiderato. È importante sottolineare che non esiste un metodo universale valido per tutti. Ogni studente è diverso e deve trovare il proprio ritmo e il proprio stile di apprendimento.
Alcuni ragazzi, ad esempio, studiano meglio in determinate fasce orarie: c’è chi preferisce studiare dopo pranzo, mentre altri si concentrano meglio la sera. Poi ci sono variabili come il modo in cui si leggono i testi, si archiviano le informazioni e si consolidano i concetti. Alcuni studenti preferiscono usare schemi o mappe visive, altri memorizzano meglio ripetendo a voce alta, mentre altri ancora hanno bisogno di muoversi per assimilare le nozioni. Conoscere il proprio figlio e le sue caratteristiche è fondamentale per costruire un metodo di studio personalizzato e su misura.
La strategia comprende tutte le tecniche di apprendimento che un ragazzo può utilizzare per affrontare le varie materie. Tecniche come prendere appunti, sottolineare i concetti chiave, creare mappe concettuali o usare metodi di memorizzazione mirata sono tutti strumenti utili, che possono facilitare enormemente lo studio. Lo scopo è ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.
Inoltre, è importante comprendere che le diverse materie richiedono approcci diversi. Ad esempio, matematica e scienze non si studiano nello stesso modo in cui si studiano storia o geografia. Allo stesso modo, per le lingue straniere, ci sono tecniche specifiche che aiutano ad apprendere più rapidamente. L’obiettivo è che lo studente sappia riconoscere quali tecniche adottare per ciascuna materia, utilizzando solo quelle più efficaci per quel contesto.
La paura del fallimento e le conseguenze che può avere nella vita quotidiana o nel futuro sono emozioni comuni, ma possono diventare ostacoli enormi per lo studio. Se da un lato la paura ci protegge dai pericoli, dall’altro ci blocca. Un ragazzo che ha troppa paura di sbagliare, spesso evita di studiare del tutto. Molti studenti che sembrano disinteressati o ribelli nei confronti dello studio, in realtà sono bloccati dalla paura di fallire.
La paura genera ansia, e l’ansia può essere sia uno stimolo che un freno. Se è troppo alta, però, confonde e disorienta, facendo perdere di vista gli obiettivi. Uno studente ansioso tende a lavorare in modo disorganizzato, perdendo il controllo del proprio apprendimento. Studia per ore senza riuscire a interiorizzare nulla, poiché il suo unico obiettivo è placare l’ansia, piuttosto che imparare.
Se questi quattro ingredienti – motivazione, metodo, strategia e gestione dell’ansia – entrano nella routine quotidiana di uno studente, specialmente alle medie e nei primi anni delle superiori, il successo scolastico è garantito.
Se tuo figlio non sta ottenendo i risultati che potrebbe, passa molto tempo sui libri senza migliorare, o semplicemente non riesci a farlo restare concentrato perché preferirebbe fare altro, forse è perché gli manca uno o più di questi ingredienti.
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